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Al via l'apprendistato in azienda per gli studenti delle superiori

Cultura, Economia
Al via l'apprendistato in azienda per gli studenti delle superiori
(Teleborsa) - Perché attendere il diploma per inserirsi nel mondo del lavoro? Visti i drammatici dati sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, il Ministero dell'Istruzione ha deciso di lanciare l'apprendistato in azienda per i ragazzi del quarto e quinto anno delle superiori a partire dal prossimo anno scolastico 2014/2015.

Non solo: il periodo "on the job" sarà riconosciuto come credito per la Maturità.

Come funziona? Prima di arrivare alla Convenzione con la singola scuola, l'azienda interessata sottoscriverà un Protocollo d'intesa con il Ministero dell'Istruzione e il Ministero del Lavoro (o gli uffici periferici dei Ministeri) e le Regioni interessate per specificare gli indirizzi di studio coinvolti, i criteri per individuare scuole e studenti, le modalità per assicurare ai giovani l'eventuale rientro nei percorsi ordinari, il numero minimo di ore da svolgere sul posto di lavoro, i criteri per il monitoraggio e la valutazione della sperimentazione.

L'impresa dovrà, ovviamente, dimostrare di avere le carte in regola per la formazione degli apprendisti anche minorenni, di rispettare le norme sulla sicurezza, di avere capacità occupazionali coerenti con le norme sull'apprendistato.

Ogni studente-apprendista sarà accompagnato da un "piano formativo personalizzato" , che esplicita il percorso di studio e di lavoro, e da un sistema tutoriale che vede congiuntamente impegnati il tutor aziendale, designato dall'impresa, e il tutor scolastico, individuato tra gli insegnanti del Consiglio di classe in possesso di competenze adeguate.

Per agevolare il loro compito sono previste specifiche attività formative, anche congiunte, a carico dell'impresa. Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione delle scuole: per l'interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro potranno utilizzare fino al 35% dell'orario annuale delle lezioni. Per gli Istituti tecnici e professionali si tratta, ad esempio, di un massimo di 369 ore su 1.056.

Il Dicastero del Lavoro fa sapere che alcune imprese, come l'Enel, "sono già pronte a partire".

Da rilevare che anche il Jobs Act valorizza l'apprendistato, giudicato un flop in un recente rapporto.
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