(Teleborsa) - Ancora una volta la Commissione europea torna a bacchettare l' Italia per la lungaggine della Pubblica Amministrazione tricolore a saldare i propri debiti nei confronti delle imprese.
Non è la prima volta che il Paese finisce nel mirino di Bruxelles per questi motivi visto che qualche tempo, il vicepresidente della Commissione UE,
Antonio Tajani aveva preannunciato la mossa di Bruxelles, dicendo che
Roma "rimane il peggior pagatore dell'UE".
Oggi
la Commissione europea ha deciso di aprire con urgenza una procedura di infrazione contro l'Italia inviando al governo una lettera di messa in mora del Paese.
Motivo? La violazione della direttiva europea sui pagamenti da parte della Pubblica amministrazione alle imprese. Secondo la Commissione di Bruxelles, l'Italia non sta applicando la direttiva in modo corretto", poiché
le imprese non vengono pagate a 30-60 giorni come previsto dalle regole europee ma con ritardi che arrivano sino a 210 giorni.
Secondo le informazioni giunte a Bruxelles la pubblica amministrazione tricolore "impiega in media
170 giorni per pagare le imprese che forniscono loro beni e servizi e 210 giorni per i lavori pubblici".