(Teleborsa) -
Mare sotto attacco al ritmo di 40 infrazioni al giorno.
Legambiente ha assegnato le 5 "bandiere nere" ai cosiddetti "pirati" del mare che sono:
Mose e
Grandi Navi "per l'attacco che rappresentano alla laguna di Venezia";
Costa Crociere "per il danno ambientale causato dalla Concordia"; Provincia di Salerno "per il Grande Progetto per arginare l'erosione del litorale". Bandiera nera anche al
Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi "per il sostegno al rilancio delle estrazioni petrolifere nel mare italiano" e al
Porto di Molfetta "dove sarebbe stata messa in piedi una maxi truffa per intercettare cospicui finanziamenti pubblici".
Dal report di Legambiente
Mare Monstrum è emerso che aumentano notevolmente i reati di danno al mare e coste: oltre 14mila in tutto nel 2013 accertate da forze dell'ordine e Capitaneria di porto.
Il numero dei reati, spiega l'associazione, è stato costante negli ultimi 4 anni. Rispetto all'anno precedente c'è stato un incremento del 7,3% mentre l’aumento più significativo di reati si è riscontrato nel settore della depurazione con un’impennata del 26%. L’unica eccezione riguarda il ciclo illegale del cemento, calato del 15,8%, ma che registra la cifra più alta del business del "mare illegale", oltre 266 milioni di euro, su un totale di quasi mezzo miliardo di euro accumulato commettendo eco-crimini fra mare e terraferma.