(Teleborsa) - Mentre Obama elogia la collaborazione con la Germania in tema di sicurezza, i tedeschi cacciano il capo dell’intelligence americana sul suolo germanico. "Sarà bene che lo faccia con le proprie gambe, altrimenti verrà accompagnato di forza al confine, come un colpevole migrante", ha detto il capo della sicurezza tedesca commentando la decisione presa dalla cancelliera
Angela Merkel, come "amichevole ritorsione" per aver scoperto un’intensa attività di spionaggio americana sull’attività politica, economica e industriale dei tedeschi.
"Siamo in stretto contatto perché riconosciamo il valore e la forte collaborazione che esiste tra gli Stati Uniti e la Germania", ha detto il segretario stampa della Casa Bianca,
Josh Earnest, ai giornalisti, per smorzare la tensione.
"L'amministrazione deve muoversi rapidamente al di là di tali parole rassicuranti per evitare di danneggiare i negoziati commerciali trans-atlantici e di politica estera, tra cui i colloqui sul programma nucleare iraniano e le sanzioni contro la Russia per il suo ruolo in Ucraina", hanno commentato autorevoli analisti di politica estera.
"In questa spinosa faccenda ci sono molte aree su cui bisognerà lavorare. Il danno nella relazioni tra Germania e USA è potenzialmente a lungo termine", ha detto Jeffrey Anderson, capo di un centro studi tedesco alla Georgetown University di Washington, "Ormai si è impiantato il seme della sfiducia, della delusione e del tradimento e sarà necessario molto tempo per sradicarlo".
La decisione della Germania di allontanare un funzionario dell'intelligence statunitense dopo la scoperta di infiltrati americani al suo interno, riflette la frustrazione dei rapporti tra le due nazioni dopo che l’ex funzionario della National Security Agency,
Edward Snowden, ha rivelato l’esistenza di documenti classificati sulle attività di sorveglianza degli Stati Uniti sui suoi alleati occidentali, compreso il controllo del telefono della stessa Angela Merkel.