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2013 Annus horribilis per le telecomunicazioni

Economia
2013 Annus horribilis per le telecomunicazioni
(Teleborsa) - Negli ultimi 15 anni i prezzi nel settore delle telecomunicazioni sono scesi del 44% grazie all'innovazione tecnologica , alla liberalizzazione del mercato e della regolamentazione avvenuta a livello comunitario a partire dall'inizio degli anni'90.

Si tratta di una delle poche buone notizie (almeno per i consumatori) contenute nella Relazione annuale 2014 presentata oggi al Parlamento dall'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).

Positivo anche il confronto tra Italia e resto d'Europa: dal 2007 le famiglie italiane possano accedere ai diversi servizi delle telecomunicazioni sostenendo una spesa inferiore rispetto a quella sopportata mediamente dalle famiglie degli altri Paesi europei, ha spiegato il Presidente dell'AGCOM Angelo Marcello Cardani.

Per il resto, il Report è un bollettino di guerra: i ricavi dell'intero settore comunicazioni, che comprende radio, TV, tlc, poste, Internet e editoria, sono scesi del 9% rispetto al 2012 a quota 56,1 miliardi di euro, con un fatturato lordo sotto il 4% del PIL. Questo calo è stato causato dalla crisi e dai prezzi in picchiata. A pagare di più sono stati quotidiani ed editoria.

Molto male anche il comparto pubblicitario, dove i ricavi sono calati del 10,9% a 8,3 miliardi di euro senza risparmiare alcun settore (ma anche in questo caso i più colpiti sono stati periodici e quotidiani).

Dito puntato contro i ritardi dell'agenda digitale: l'Italia mostra infatti "segnali di debolezza nello sviluppo e penetrazione di reti digitali di nuova generazione e di accesso ai servizi più innovativi", ha spiegato Cardani.
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