(Teleborsa) - Un conflitto antico, ma con risvolti nuovi ed imprevisti, sta trasformando Gaza in un vero e proprio inferno, laddove vengono calpestati anche i più basilari diritti dell'uomo. Ne è un esempio il
bombardamento dell'ospedale civile palestinese Al-Aqsa, dove sono morte quattro persone, e la strage di bambini e civili che si va aggravando di ora in ora dall'inizio del conflitto, oltre due settimane fa.
Israeliani e palestinesi continuano a confrontarsi su terra, senza esclusione di colpi, mentre il
numero delle vittime aumenta. Il bilancio è pesantissimo ed è arrivato a
583 morti, oltre a numerosi
feriti (circa
3.640 persone). L'esercito israeliano dice di aver colpito oltre milleottocento obiettivi dall'inizio della guerra, uccidendo 183 terroristi e portando allo scoperto decine di tunnel del terrore, con qualche perdita (27 militari).
Intanto, la comunità internazionale attende con ansia il
vertice di oggi al Cairo, dove il Segretario di Stato americano
John Kerry ed il segretario ONU
Ban ki-Moon incontreranno il
Presidente egiziano Al Sisi.
L'obiettivo della diplomazia è quella di arrivare ad una nuova
tregua umanitaria, ma su questo punto non vi sono certezze, anche perché secondo gli esperti la diplomazia è oggi meno credibile che in passato.
Grande preoccupazione è stata espressa dal Presidente americano
Barack Obama, che ha sollecitato il suo rappresentante agli esteri a chiedere (e ottenere) un
cessate il fuoco immediato.