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Riforme: Renzi usa la sciabola, Grasso il Canguro. Ma la bagarre continua

Politica
Riforme: Renzi usa la sciabola, Grasso il Canguro. Ma la bagarre continua
(Teleborsa) - "Stiamo facendo le riforme perché la politica e i politici devono cambiare. E le sceneggiate di oggi dimostrano che alcuni senatori perdono tempo per paura di perdere la poltrona".

Matteo Renzi prova nuovamente a scuotere Palazzo Madama, protagonista ieri di un'altra giornata convulsa a causa dei dissidi sulle riforme costituzionali che dovrebbero sancire, tra le altre cose, la fine del bicameralismo perfetto e la nascita di un nuovo Senato.

Così il Premier, dalla sua pagina Facebook, ha lanciato l'ennesimo strale (oltre alla "finta sciabolata" immortalata dai reporter in occasione del ricevimento a Palazzo Chigi degli Azzurri della Scherma, reduci da un Mondiale superlativo), ribadendo che gli italiani hanno chiesto al Governo "di cambiare un sistema politico che non funziona più" e promettendo che si andrà avanti, e "alla fine saranno i cittadini con il referendum a giudicare chi avrà ragione e chi torto" perché la determinazione dell'Esecutivo "è più forte dei loro giochetti".

Nonostante l'accorata invettiva, però, ieri l'Aula è stata protagonista dell'ennesima bagarre in occasione dell'esame delle riforme (o disegno di legge Boschi).

Fallito il tentativo di mediazione di Chiti e Grasso, i senatori hanno ripreso l'esame dei singoli emendamenti che, come noto, sono quasi 8 mila.

La tensione è diventata più palpabile che mai dopo che l'Aula ha bocciato, con scrutinio segreto, un emendamento di SEL che prevedeva sia la tutela delle minoranze linguistiche che la modalità di elezione del Senato. Questo "no" ha portato il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ad applicare il cosiddetto "canguro", una legge che permette di eliminare automaticamente gli emendamenti simili a quelli bocciati. In questo caso, sono caduti 1.400 emendamenti.

Questa mossa ha immediatamente provocato le ire di SEL e del Movimento 5 Stelle.
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