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Finmeccanica riduce la perdita e conferma le stime annuali

Finanza
Finmeccanica riduce la perdita e conferma le stime annuali
(Teleborsa) - Contenuto ribasso per la Holding italiana nei settori dell'aeronautica, che mostra una flessione dello 0,57%.

Il gruppo aerospaziale ha chiuso il primo semestre con ordini in significativa crescita (+43%) ed un portafoglio ordini a 37,6 miliardi di euro. I ricavi sono scivolati dell'1,1% a 6,5 miliardi e l'ebitda si è attestato a 351 milioni.

Il risultato netto è negativo per 39 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 62 milioni negativi del primo semestre 2013 per effetto di minori oneri finanziari ed imposte.

Finmeccanica conferma le stime per l'esercizio. "I risultati ottenuti dal Gruppo nel primo semestre 2014, portano a confermare le previsioni per l'intero anno formulate in sede di predisposizione del bilancio 2013. Limitatamente ai dati finanziari, Finmeccanica, pur confidando nel positivo esito nel medio periodo delle azioni avviate a tutela dei propri diritti nell'ambito del contratto sulla commessa di elicotteri all'India, si attende per fine anno un valore di free operating cash-flow rcompreso tra -250 milioni e -350 milioni di euro".


L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Finmeccanica, che fa peggio del mercato di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dal contractor italiano nel settore Difesa restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 7,057. Il supporto più immediato è stimato a 6,757. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 6,573, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Le indicazioni non costituiscono invito al trading.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)

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