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Italia a rischio recessione. Occhi puntati sul PIL

Economia
Italia a rischio recessione. Occhi puntati sul PIL
(Teleborsa) - Cresce di ora in ora l'attesa per il PIL italiano del secondo trimestre, che verrà diffuso stamane alle ore 11:00 dall'Istat. Il rischio che temono in molti è la recessione, visto che al -0,1% del primo trimestre potrebbe aggiungersi un'altra flessione dello 0,1%. In tal caso si parlerà di recessione tecnica, ma le attese viaggiano tra il +0,1% e il -0,1%, quindi potrebbe ancora esserci una speranza.

Intanto proprio ieri il premier Matteo Renzi ha cercato di rassicurare gli italiani, dichiarando: "vorrei dire agli italiani che possono fare le vacanze, le facciano con grande tranquillità. La situazione dell'Italia ancora non è quella che noi aspettavamo ma siamo nella direzione giusta. E' un po' come l'estate: non è che è arrivata quando volevamo, arriva un po' in ritardo, arriva non bella come ci aspettavamo, ma arriva".

Sull'argomento si è espresso anche il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, spiegando in una intervista al Sole 24 Ore che "il quadro macroeconomico che si sta delineando in questi mesi e in queste settimane è molto più deteriorato di quello di qualche settimana fa e, naturalmente, l'obiettivo di riequilibri strutturali tiene conto dell'andamento del ciclo. L'Italia stenta a uscire dalla crisi perché ha accumulato ostacoli strutturali. Per riprendere a crescere non ci sono scorciatoie: dobbiamo rimuovere quegli ostacoli con riforme strutturali".

Proprio ieri Goldman Sachs ha espresso preoccupazione per il nostro Paese. "Siamo sempre più preoccupati per l'Italia, dove nei mesi scorsi i dati sull'attività economica hanno continuato a sorprendere al ribasso e le riforme istituzionali e strutturali non sono ancora state messe in atto".
Fino a quando "la crescita economica non sarà ritornata, un aumento dei rendimenti dei Paesi core spingerà probabilmente gli investitori a chiedere rendimenti più elevati per i Btp, mentre tassi d'interesse più alti porteranno più grandi rischi economici e di credito", ha aggiunto infine la banca.
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