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L’Isis, la multinazionale del terrore, incendia anche la Siria

Politica
L’Isis, la multinazionale del terrore, incendia anche la Siria
(Teleborsa) - Le milizie dello Stato Islamico hanno conquistato la base aerea di Tabaqa, nell’enclave di Raqqa, in Siria, costringendo alla ritirata l’esercito governativo del presidente Assad.

Lo Stato islamico, che sta anche combattendo le forze governative in Iraq, ha preso d'assalto la base aerea Tabaqa dopo violenti scontri che sarebbero iniziati la scorsa settimana. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, SOHR, che segue gli sviluppi quotidiani della guerra civile. L’aeronautica siriana ha spostato i suoi aerei in altre basi.

Con la conquista della base aerea, Raqqa è diventa la prima provincia totalmente fuori dal controllo di Assad, cementando ulteriormente la tenuta dello Stato islamico all'interno del suo auto dichiarato califfato.

"Lo Stato Islamico controlla ora completamente la provincia" ha detto Rami Abdurrahman, capo dell'Osservatorio siriano con sede nel Regno Unito. "Sono in atto violenti scontri nei pressi dell'aeroporto di Raqqa, con uomini armati che inseguono ciò che resta delle forze militari del regime".

Le milizie jihadiste, avrebbero già sequestrato altri villaggi e città, detenute da altre formazioni ribelli minoritarie e ora puntano dritti sulla città di Aleppo.

Almeno 170 soldati governativi sono stati uccisi ieri e 150 sarebbero stati catturati, ha riferito ancora l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Più di 346 combattenti dello Stato Islamico sono morti in attacchi aerei e bombardamenti governativi, da quando il gruppo ha lanciato il suo assalto alla struttura aeroportuale, lo scorso 19 agosto.
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