Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

Casa, l'incubo della TASI torna in auge

Economia
Casa, l'incubo della TASI torna in auge
(Teleborsa) - Mentre le vacanze estive volgono al termine, milioni di famiglie già si preoccupa del ritorno a casa, che impegnerà nuovamente le modeste finanze familiari con il pagamento della prima rata della TASI, l'imposta sugli immobili ed i servizi a carico di proprietari ed affittuari.

Come noto, l'imposta è stata prorogata in centinaia di "comuni ritardatari" al 16 ottobre prossimo, ma la delibera dovrà giungere entro il 10 settembre prossimo, pena l'applicazione dell'aliquota base dell'1 per mille.

A quindici giorni dalla scadenza, sono ancora moltissimi i comuni non in regola, che non hanno votato le delibere in questione, mentre in altri casi la delibera c'è, ma non è stata ancora resa pubblica. Un sondaggio de Il Sole 24 Ore stima che solo 1 comune su 2 ha già pubblicato la delibera.

Intanto, le associazioni di settore tornano sul problema della TASI e dell'imposta correlata IMU, che molto pesano sul budget delle famiglie, sottolineandone gli effetti positivi sui consumatori e marginali sul gettito. Secondo l'Ufficio Studi di Confedilizia, bisognerebbe ridurre i moltiplicatori catastali utilizzati per l'applicazione di IMU e TASI. Infatti, si stima che una riduzione del 3% dei moltiplicatori in vigore dal 2012 porterebbe a un minor gettito di appena 700-800 milioni di euro, mentre una riduzione del 5% costerebbe 1,2-1,4 miliardi.

"Si tratta di somme contenute, in relazione agli effetti che questa operazione fiducia avrebbe sul piano sociale per proprietari e inquilini e sul piano dell'emergenza casa", sottolinea Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia.
Condividi
```