(Teleborsa) -
Telecom Italia mette sul piatto 7 miliardi di euro (21,02 miliardi di real) per la compagnia mobile brasiliana GVT, attualmente controllata dal gruppo francese
Vivendi. La decisione è arrivata dopo
un CdA durato molte ore, in vista di una contromossa della spagnola
Telefonica, che pure è interessata a GVT e che ha
migliorato la sua offerta iniziale da 6,7 miliardi di euro
offrendo 7,45 miliardi.
La giornata di ieri, però, è stata densa di
colpi di scena per il
caming out di un terzo operatore,
Oi, che rappresenta il quarto nel mobile in Brasile. La compagnia avrebbe
annunciato un interesse per Tim Partecipacoes (Tim Brasil), ma la mossa è subito sembrata un tentativo di "turbativa" dell'operazione. Tant'é che
Telecom, nella tarda serata di ieri, aveva subito precisato di essere
"totalmente estranea" alla proposta avanzata da Oi e di considerare TIM Brasil "un
asset strategico su cui è impegnata a concentrare importanti prospettive di investimento e crescita".
I dati salienti della proposta per GVT. L'Offerta prevede l''iniziale acquisizione per cassa da parte di Tim di una partecipazione di minoranza in GVT, valorizzata 7 miliardi di euro, e la successiva incorporazione di GVT in Tim. L'operazione verrà regolata per il 24% per cassa e per il 76% in azioni. Infatti, Vivendi dovrebbe arrivare a detenere circa il 15% di Tim Brasil post fusione e circa il 20% di Telecom Italia ( tramite sottoscrizione di un aumento di capitale a essa riservato).
Gli aspetti finanziari. L'operazione non prevede che Telecom Italia ricorra al mercato mediante aumenti di capitale o l'accensione di appositi finanziamenti. E' invece previsto un aumento di capitale di Tim, che Telecom Italia intende sottoscrivere pro quota e che sarà funzionale all'acquisizione iniziale della quota di minoranza in GVT, senza essere condizionante per il perfezionamento dell'operazione.
L'offerta avrà validità sino al 20 settembre 2014 ed è condizionata, fra l'altro, all'ottenimento delle autorizzazioni regolatorie e antitrust. Peraltro, Telecom si è detta fiduciosa sulla positiva valutazione dell'operazione da parte delle autorità brasiliane, alla luce di un mercato competitivo e in forte espansione come quello brasiliano.