(Teleborsa) - Si allarga lo scacchiere degli scontri in
Ucraina tra forze regolari e ribelli filo-russi. Ieri i separatisti hanno attaccato due navi della Marina ucraina, poche ore dopo che i governi dell'
Unione europea hanno deciso di imporre nuove sanzioni alla
Russia, in caso di escalation del conflitto.
La lotta armata nel sud-est dell'Ucraina continua sempre più insistentemente e la situazione rimane "tesa", come riportano funzionari militari di
Kiev.
Mentre i leader europei non si erano detti d’accordo su un eventuale sostegno militare all’Ucraina, gli stessi hanno poi dato mandato alla Commissione europea,
entro una settimana, per presentare proposte per nuove sanzioni da imporre alla Russia, in tema di energia, finanza e industria.
Il presidente russo
Vladimir Putin ha detto che i colloqui sullo "status" del sud-est dell'Ucraina, sono necessari per risolvere la crisi, come riportato in un’intervista registrata dalla
Tv Channel One.
"Dobbiamo tendere verso l'attuazione del piano che abbiamo concordato", ha detto Putin. "Dobbiamo iniziare subito colloqui sostanziali e non solo su questioni tecniche, ma anche sull'organizzazione politica e dello status ammnistrativo del sud-est dell'Ucraina, al fine di servire gli interessi esclusivi della popolazione dell’intera area".
"Le dichiarazione di Putin non sorprendono più di tanto e sono in linea con i piani di Mosca per la creazione di una regione autonoma in Ucraina orientale, che potenzialmente avrà il diritto all'autodeterminazione". Ha detto
Lilit Gevorgyan, analista senior di IHS Global Insight a Londra, una società di studi su economia e geopolitica internazionale. "Questo potrebbe poi far leva sull'Ucraina, in particolare nel prevenire che il paese possa aderire alla NATO".