(Teleborsa) - Uber, la contestatissima app che mette a disposizione un servizio di noleggio auto con autista, viene messa al bando a Francoforte, dopo aver letteralmente
sconvolto il settore dei trasporti nelle maggiori città italiane, in primis Milano e Roma.
Ora,
Francoforte ha detto "stop" al servizio, grazie ad una
sentenza del tribunale amministrativo, che ha definito il servizio
"illegale" ed intimato ad Uber di procurarsi una licenza valida. Dopo l'ordine restrittivo, Uber rischia di incappare in una multa di 250 mila euro ed i suoi autisti nell'arresto, in caso di perseveranza nell'offrire il servizio.
La situazione, però, è più complicata di quel che appaia ad una prima occhiata. I tassisti di Francoforte, in realtà, sono stati solo gli ultimi a levare la protesta contro Uber, sostenendo che il servizio
"aggira" i sistemi di licenza e falsa la concorrenza, ma la piattaforma di noleggio auto con autista ideata da Travis Kalanick opera da tempo in altre città tedesche.
Più volte Uber si era trovata a fare i conti con le aule di tribunale, ma sinora aveva sempre vinto i ricorsi. Ora che accadrà con questa sentenza? L'appello al
"trasport act" non consente ad Uber di proseguire con il servizio a Francoforte, ma il
federalismo perfetto della Germania rende possibile al servizio di proseguire in altre città tedesche, fra cui la capitale Berlino, Monaco, Amburgo e Dusseldorf.
Inoltre,
Uber ha ancora la possibilità di appellarsi alla decisione del giudice, come ha già fatto in passato, ben potendo anche ribaltare la decisione con le sue memorie difensive. Nel frattempo, la saga continua in Germania e nel resto d'Europa.