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Economia, agricoltura, Einstein, l’insostenibile leggerezza di essere un'ape

Ambiente, Scienza e tecnologia
Economia, agricoltura, Einstein, l’insostenibile leggerezza di essere un'ape
(Teleborsa) - In un vasetto di miele c'è tutta la poesia della natura, un mondo un po' fanciullesco, un po' bucolico ed anche un po' bistrattato dalla banalità di trovarlo sullo scaffale di un supermercato. Eppure dietro il lavoro di milioni piccole api ci sono grandi numeri solidamente economici.

L'apicultura è sicuramente una voce dell'agroalimentare importante ma non così strategica da poter essere considerata significativa, ben più importante è l'attività, per così dire collaterale, che le api svolgono con il processo d'impollinazione indispensabile per la fecondazione delle piante. E' stato calcolato che il valore economico dell'impollinazione tramite gli insetti, nella sola Europa, vale 134 miliardi di euro l'anno. Questo vuol dire che se per ipotesi sparissero dal territorio dell'Unione tutte le api, l'agricoltura sarebbe messa in ginocchio: niente più cereali, niente più ortofrutta e neanche foraggi con cui alimentare gli animali.

Fin qui la premessa, adesso l'allarme: le api stanno scomparendo ed il loro killer è il loro "datore di lavoro", l'agricoltura. Il massiccio uso di agenti chimici in agricoltura, l'inquinamento ed anche il cattivo allevamento degli insetti, sono le "pistole fumanti" responsabili della moria continua degli insetti, leggermente regredita nell'anno in corso.

Diceva Albert Einstein che "se le api scomparissero dalla terra, per l'uomo non resterebbero che 4 anni di vita". Forse il grande genio della fisica ha un po' esagerato ma molti scienziati non sono distanti dalla questa posizione e da anni stanno ponendo il problema all'attenzione della politica. E' quindi indispensabile una soluzione urgente che forse qualcuno ha già trovato. Una nuovo tipo di agricoltura? Nuovi metodi di allevamento delle api? Maggior rispetto per l'ambiente? Niente di tutto questo, la macchina della "coltivazione intensiva" non lo consente. La soluzione è l'ape robot. Un gruppo di ricercatori della Harvard University ha iniziato a mettere a punto un "cyber insetto" che sostituirà le api, non sara capace di fare il miele, ma l'agricoltura così è salva. I tecnici USA prevedono di essere in grado di far volare il primo stormo di RoboBee entro i prossimi dieci anni. Gli scienziati, comunque, riconoscono che l'ape robot è una soluzione temporanea, capace di sopperire solo momentaneamente alla scomparsa delle operose api sui prati e campi del mondo e questo non ci lascia che sperare che Albert Einstein si sia sbagliato.
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