(Teleborsa) - Guai giudiziari in vista per il nuovo amministratore delegato di
Eni Claudio Descalzi.
Il successore di Paolo Scaroni sarebbe indagato dalla Procura di Milano per "corruzione internazionale". E' quanto anticipato da il "Corriere della Sera". Secondo il quotidiano l'accusa riguarderebbe tangenti pagate in Nigeria per ottenere una concessione petrolifera da 1 miliardo di dollari.
Oltre a Descalzi sarebbero indagati anche l'ex amministratore delegato di
Eni Paolo Scaroni e Luigi Bisignani.
L'indagine ha preso il via dopo che la Southwark Crown Court di Londra, su richiesta della procura di Milano ha sequestrato in via preventiva all'intermediario nigeriano Emeka Obi due depositi anglo-svizzeri di 110 e di 80 milioni di dollari: una parte del prezzo della mega tangente da 1 miliardo e 90 milioni di dollari che, nel 2011,
Eni avrebbe pagato al governo nigeriano.
All'epoca dei fatti contestati, Scaroni era amministratore delegato della società, mentre e Descalzi rivestiva a il ruolo di capo della divisione Oil.