(Teleborsa) - Secondo i primi dati delle
elezioni regionali tedesche tenutesi ieri nei lander orientali di Turingia e Brandeburgo, il
partito antieuropeista "Alternativa per la Germania" ha sfondato, rafforzando la sua sfida alla cancelliera Angela Merkel in regioni come la Turingia, dove ottiene il 10% e in Brandeburgo, cioè la vecchia Prussia, dove il fronte populista arriva al 12%.
L’AdF è guidato da
Bernd Lucke, che ha già mostrato la sua forza nelle elezioni tenute in Sassonia lo scorso mese, è un partito fondato lo scorso anno con una piattaforma di
programmi orientati allo smantellamento della zona euro e si appresta adesso a consolidare i suoi risultati, con la
promessa di rendere la vita dura alla linea europeista della Merkel.
"Questo ci dà grande slancio," ha detto il leader del partito Bernd Lucke nei commenti televisivi. "Non solo per sedersi e lasciare agire gli altri partiti che si riempiono la bocca della loro vuota retorica".
Nel segno di un possibile
cambiamento del panorama politico nella più grande economia europea, l'ascesa del AfD rispecchia il declino del Partito Democratico, nelle sue rappresentazioni minori di area liberale. La Merkel ha comunque
escluso alleanze con il AfD, che non è riuscito ad aggiudicarsi nessun seggio alle elezioni nazionali dello scorso anno.
La
Merkel, che è cresciuta sotto il comunismo della vecchia Germania dell’Est, affronta anche una
seconda sfida, in Turingia, dove gli elettori hanno consegnato la regione ad un partito, Die Link, erede del movimento comunista, che ha governato fino alla riunificazione tedesca, nel 1990.