(Teleborsa) - Quando i piloti di due big dei cieli quali
Lufthansa e
Air France-KLM decidono di incrociare le braccia, il caos è inevitabile. E' esattamente quello che sta accadendo in questi giorni per motivi diversi.
I
dipendenti di Air France-KLM, in mobilitazione già da ieri,
protestano contro il taglio dei costi, in particolare contro la decisione del vettore aereo franco-olandese di spostare parte della forza lavoro verso la compagnia low cost
Transavia.
Il sindacato di categoria ha promesso di andare avanti per tutta la settimana, cosa che potrebbe comportare la cancellazione della metà dei voli. Questa potrebbe diventare la maggiore mobilitazione in Air France dal 1998.
I
piloti della Lufthansa, invece, sono in guerra per
controversie sulla normativa di pensionamento anticipato. La buona notizia è che
il sindacato dei piloti Vereinigung Cockpit (VC) ha deciso di revocare la mobilitazione di oggi(inizialmente prevista dalle 9.00 alle 17.00), assicurando così i voli di lungo raggio nello scalo principale di Francoforte, in vista di nuovi colloqui con la compagnia tedesca.
In generale, il malcontento è stato generato dalla decisione di Air France e Lufthansa di spostare parte delle risorse sul low cost. In questi ultimi anni piccole ma agguerrite compagnie a basso costo quali
Ryanair e
EasyJet hanno rosicchiato importanti quote di mercato alle "big" europee dei cieli soprattutto sulle tratte di corto raggio, costringendole a rivedere i piani di azione.