(Teleborsa) - I separatisti filo-russi in Ucraina pretendono ulteriori colloqui di pace con il governo di Kiev, giustificando la richiesta per le
violazioni dei termini del cessate il fuoco perpetrate dall'esercito ucraino. In risposta a questa pretesa il governo di Kiev ha approvato una
legge a statuto speciale per le due regioni orientali del paese, dove infuriano ancora i combattimenti.
"Il governo di Kiev non riesce a soddisfare le condizioni di un accordo per uno scambio di prigionieri che faceva parte degli accordi di tregua firmati il 5 settembre scorso", ha detto
Alexander Zakharchenko, capo della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, in un comunicato diffuso in internet.
Il parlamento a Kiev ha approvato il
disegno di legge per lo statuto speciale e una amnistia, come era nell'elenco delle condizioni per l'accordo sul cessate il fuoco.
"Di quali nuovi accordi si può parlare, se non sono stati raggiunti nemmeno quelli precedentemente sottoscritti?", ha dichiarato Zakharchenko.
Le parti avevano previsto di incontrarsi questa settimana a Minsk, Bielorussia, anche se nessuna data era stata fissata.
Il a href=/News/2014/09/03/ref-658.html>cessate il fuoco, giunto al suo 11° giorno, è sempre più messo a dura prova per la ripresa dei combattimenti.
La situazione a Donetsk rimane quindi tesa, dopo che un civile è stato ucciso oggi e il consiglio comunale ha riferito di operazioni militari intensive condotte dall'esercito ucraino, in due dei suoi quartieri.
Zakharchenko ha infine concluso, che I ribelli continueranno a pretendere lo scambio di prigionieri a prescindere dalle azioni del governo.