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Consulta, una partita ancora tutta da giocare in Parlamento

Politica
Consulta, una partita ancora tutta da giocare in Parlamento
(Teleborsa) - Rimane aperta e ancora senza soluzione la partita sulle nomine dei giudici della Corte Costituzionale e le nomine dei membri laici di Palazzo dei Marescialli. Il Parlamento, riunito ancora una volta in seduta comune, oggi, tenta di mettere la parola "fine" ad una storia che sembra non giungere mai ad un risultato.

Dopo la tredicesima fumata nera, arrivata la scorsa settimana, è in corso lo scrutinio numero 14, in un clima ancora di "disaccordo" con i partiti che non riescono ad uscire dal grave stallo che si è venuto a creare e che, anche a detta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "solleva grandi interrogativi" in quanto "impedisce l'insediamento del nuovo CSM".
E mentre, la situazione rimane bloccata in Parlamento con chi già si aspetta il quattordicesimo nulla di fatto,almeno per le nomine alla Consulta, i deputati e senatori del Movimento 5 stelle, in una lettera di ieri hanno chiesto ai due candidati "Luciano Violante e Donato Bruno di fare un passo indietro".

In particolare, la candidatura da parte di Forza Italia, di Donato Bruno ha suscitato forti polemiche a causa del fallimento della società Itierre di Isernia, per la quale il vicepresidente del Senato, Bruno, sarebbe stato indagato.

Un problema più di "opportunità politica, perché dal punto di vista giuridico non esiste alcun obbligo di passi indietro o di incompatibilità", come rilevato dal senatore del PD ed ex magistrato ,Felice Casson. Intanto il PD annuncia che voterà scheda bianca sull'elezione dei giudici della Consulta, anche u parlamentari di FI voteranno scheda bianca per l'elezione dei due giudici costituzionali.
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