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Un cane poliziotto nell’era digitale

Scienza e tecnologia
Un cane poliziotto nell’era digitale
(Teleborsa) - Nel 1986, la polizia ha addestrato il primo cane al mondo per fiutare gli incendi dolosi, con l'aiuto di Jack Hubball, che ha identificato dei particolari elementi catalizzatori, su cui i cani potrebbero concentrarsi.

Il concetto si è poi trasferito ai cani della polizia usati sui treni per rilevare sostanze stupefacenti e bombe.

L'ultima frontiera, in tal senso, è quella di far rilevare ai cani "l'odore" dei computer portatili, fotocamere digitali e le unità USB, più facili da nascondere. Dispositivi come questi vengono spesso utilizzati per riporre materiali illegali come la pornografia infantile, che l'FBI dice essere in rapidissima espansione.

L'agenzia governativa stima che circa 750.000 individui adescatori, sarebbero in linea in qualsiasi momento, con le ignare vittime che spesso si trovano in chat e sui social network.

Per individuare e contrastare i reati informatici, Hubball, veterano dei laboratori forensi con 26 anni si esperienza, ha in primo luogo il compito di identificare le sostanze chimiche associate con i dispositivi elettronici di archiviazione. Hubball ha selezionato circuiti stampati, dischi rigidi e unità flash di computer e testato ogni componente. Chiuse le analisi ha rilevato una singola sostanza chimica comune, che la polizia ha rifiutato di specificare o descrivere.

Due addestratori hanno poi ha lavorato con un paio di cani, bocciati come accompagnatori per non vedenti, un labrador nero e un golden retriever, registrandone un incredibile successo, in questa nuova impresa.

Dopo mesi di formazione, i cani erano in grado di rilevare l'odore della sostanza chimica in mani, blocchi di cemento, scatole di metallo e capi di abbigliamento. Nel programma di addestramento i cani dovevano anche ignorare gli odori di distrazione, come il cibo e il caffè.
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