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L'Europa trema: scontro sul rigore tra la Francia e Bruxelles

Economia
L'Europa trema: scontro sul rigore tra la Francia e Bruxelles
(Teleborsa) - Scricchiola l'Unione Europea sullo scontro tra la Francia e la Merkel in merito alle politiche di austerity. Invece di essere coesi nell'affrontare la crisi economica, i Paesi della zona euro appaiono sempre più disgregati, con la Francia che inizia a mostrare segni di ribellione ai dettami di Bruxelles sul rigore.

Proprio ieri il ministro delle finanze francese, Michel Sapin, ha annunciato di non voler mettere in atto nuove misure di austerità, aggiungendo che sui conti pubblici la Francia "si è assunta le proprie responsabilità" e che ora tocca all' UE "assumersi" le proprie di fronte alla crisi che non molla la presa, con la crescita che latita e il rischio deflazione dietro l'angolo.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, nota sostenitrice delle politiche del rigore, ha tentato di riportare la Francia sulla retta via, ricordando che i "Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere" e che il patto di stabilità e crescita "si chiama così perché non può esserci crescita sostenibile senza finanze solide".

Il dibattito crescita vs rigore è proseguito poi durante il faccia a faccia tra il Capo dello Stato italiano, Giorgio Napolitano, e il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, con il primo che ha spinto sulla crescita mentre il secondo sempre più convinto che "il rispetto delle regole non è un ostacolo alle riforme".
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