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Hong Kong, il crocevia per una Cina più aperta al mondo

Economia
Hong Kong, il crocevia per una Cina più aperta al mondo
(Teleborsa) - La Cina vede il destino di Hong Kong come un affare puramente interno, ma i suoi leader non riescono a risolvere lo scontro in corso per le strade dell'ex colonia britannica e questo ne sta minando la reputazione esterna per gli anni a venire.

Il mondo non "percepisce" una sola Cina, ma due. Una che rappresenta tutto ciò che è speranza e ambizione sull’Asia: la crescita economica illimitata, 1,3 miliardi di consumatori e Alibabas, per quanto l'occhio riesca a vedere. L'altra è la Cina di un regime di prepotente repressione, come non se ne vedono al mondo e da una settimana si sta allungando su Hong Kong l’ombra lunga di Piazza Tiananmen.

Il presidente cinese Xi Jinping può pensare che il punto di vista di una Cina repressiva non importi al mondo più di tanto, visto anche il precedente del 1989, quando a Pechino i dimostranti furono soffocati da schiere di carri armati. In quell’occasione l’orrore del mondo e la condanna, svanirono rapidamente, sostituiti dal desiderio di beneficiare di una crescita a due cifre da parte dell’intero continente e di una nuova classe media emergente.

Anche gli Stati confinanti, come il Vietnam, che non spendono troppo tempo a preoccuparsi dei diritti umani, non hanno dimenticato quel che successe nel 1989 a Pechino. Questo spiega perché il rafforzamento delle relazioni economiche della Cina non si traduce in un ammorbidimento dei rapporti nell’intera regione.

In una recente indagine condotta in 11 nazioni dell' area Asia-Pacifico, oltre il 60% dei cittadini intervistati, pensano che la Cina stia avendo un impatto negativo sulla stabilità regionale.

Questo ha molto a che fare con l'aggressività territoriale della Cina, che ha diffuso paure e alimentato passioni nazionaliste, dal Giappone al Vietnam, per finire all’India.

Per cui, il modo come la Cina gestirà il problema di Hong Kong, sarà altrettanto cruciale per le relazioni con i suoi vicini, nonché con lo stesso l'Occidente. Se il regime di Pechino si mostrerà paziente, pragmatico e maturo, la Cina potrà sicuramente aumentare il suo peso internazionale e placare alcune ansie e preoccupazioni. Una dura repressione contro gli studenti, invece, non farebbe altro che confermare quello che molti temono e cioè che l’ascesa della Cina potrebbe destabilizzare l’intera area.
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