(Teleborsa) - E' allarme Ebola anche in Occidente, dopo il decesso del "paziente zero" negli Stati Uniti e dopo che
la lista dei casi sospetti in Spagna è salita.
La diffusione della malattia è diventata una vera e propria piaga per il centro Africa, dove si prevede che la gestione dell'emergenza
costerà circa 32 miliardi di dollari, ma l'epidemia sta ora spaventando anche l'Europa.
A
Madrid, l'emergenza era scattata con il caso di un'infermiera contaminata, ma secondo l'
ospedale Carlos III vi sarebbero ora
altre sei persone ricoverate per sospetto di Ebola. Si tratta di due medici ed un'infermiera che erano entrati in contatto con i religiosi spagnoli che avevano contratto il virus in Africa, ha spiegato un portavoce dell'ospedale.
Per ora, non c'è alcuna emergenza in Italia, secondo il
Ministro della salute Beatrice Lorenzin, spiegando che si sta muovendo in due direzioni:
"tracciare" i viaggiatori da e per l'Africa e
"fare prevenzione ed informazione" con un contingente di medici in aeroporto.
Il caso del medico di Emergency ricoverato allo
Spallanzani è un "non caso", ha poi aggiunto la Lorenzin, spiegando che i test all'Ebola sono risultati negativi.
Intanto, nel resto del mondo, l'allerta resta altissima. Negli
Stati Uniti, dopo il primo decesso, c'è stato un altro caso a Dallas, tanto che il Presidente Barack Obama ha affermato che la lotta al virus è una priorità per la sicurezza nazionale. Un caso è emerso anche in
Australia, un'infermiera di 57 anni tornata da pochi giorni dalla Sierra Leone.