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Scuola, in arrivo un taglio da oltre 1 miliardo. La "Buona Scuola" è un bluff

Cultura, Economia, Welfare
Scuola, in arrivo un taglio da oltre 1 miliardo. La "Buona Scuola" è un bluff
(Teleborsa) - "Il Governo a parole mette la scuola al primo posto della sua agenda politica, parlando di rilancio del settore e di valorizzazione dei suoi lavoratori, dall'altra però prepara alla chetichella l'ennesima manovra al ribasso con oltre un miliardo da tagliare con la prossima Legge di Stabilità: ci aspettiamo una repentina smentita delle indiscrezioni apparse in queste ore sulla stampa nazionale, altrimenti ci ritroveremmo davanti il solito remake".

E' duro il commento di Marcello Pacifico, presidente ANIEF e segretario organizzativo Confedir, di fronte alle voci sempre crescenti e circostanziate sui sacrifici che attraverso la manovra di risanamento dei conti pubblici di fine 2014 il Governo si appresterebbe a varare.

ANIEF aveva messo le mani avanti in tempi non sospetti, denunciando la possibilità che l'Esecutivo volesse realizzare la riforma a costo zero, "attraverso una partita di giro, accelerando la digitalizzazione, riducendo il personale non docente, in particolare nelle segreterie, e fare 'cassa' anche eliminando i commissari esterni alla maturità": questa ipotesi, purtroppo, non solo era fondata ma addirittura ottimistica.

"Attuare una politica di questo genere - commenta Pacifico - rappresenterebbe l'esatto opposto di quanto dichiarato negli ultimi sei mesi da chi gestisce dell'amministrazione scolastica e le sorti del Paese. Il comparto Scuola è ancora segnato dai forti tagli attuati negli ultimi anni: dal 2009 sono stati sottratti 200mila posti, 4mila istituti e 8 miliardi di euro".

La verità - continua il sindacalista - è che il personale non docente negli ultimi cinque anni ha lasciato sul campo circa 50mila unità. E non occorre nessun restyling degli esami di maturità: realizzare delle commissioni di soli docenti interni non avrebbe alcun senso. Paradossalmente, se questa è l'intenzione tanto vale allora eliminare le prove e fare solo uno scrutinio finale del consiglio di clase, mutando la legge che obbliga a svolgere gli Esami di Stato. Se invece è solo la prima tappa verso l'assurda perdita del valor legale del diploma, basta dirlo".

"In ogni caso, quali che siano i motivi, la misura è davvero colma. Quello che servono alle nostre scuole e a chi vi opera, che ha il contratto bloccato da cinque anni e perennemente sotto l'inflazione, sono solo risorse 'fresche', pari a 3 miliardi di euro: quelle che ha chiesto ieri l'ANIEF, in occasione della giornata di ascolto del Pd sulla 'Buona Scuola', da inserire nella stessa Legge di Stabilità. Un motivo in più - conclude Pacifico - per aderire il prossimo 31 ottobre allo sciopero indetto dall'ANIEF".

(Foto: Alexas_Fotos /Pixabay)
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