(Teleborsa) - Gli USA ottengono l’OK dalla Turchia per l’uso delle sue basi aeree, come trampolino di lancio per condurre gli attacchi contro le postazioni dell’
Isis concentrate nelle zone lungo il confine siriano.
La base deputata ad accogliere i caccia americani è quella di Incirlik, dove sono già presenti 1500 uomini, ma da dove non erano ancora partiti gli attacchi, condotti invece dalle basi degli Emirati Arabi, del Kuwait e del Qatar.
Nelle zone dei
combattimenti intorno a Kobane, le forze curde "peshmerga" oppongono ancora una efficace resistenza alla pressione dell’Isis che sta concentrando una forza di oltre 10.000 uomini per sferrare un attacco anche contro Bagdad.
Altre province in procinto di cadere sotto il controllo delle "bandiere nere", sono quella di Al Anbar, dove si segnala l’uccisione del capo della polizia in un attentato esplosivo, oltre a Kobane, dove l’Isis sta conquistando altre aree.
Sul fronte mediatico l’Isis continua a lanciare numerose provocazioni, come quella rilanciata dalla rivista Jihadista su web "Daqib", dove un fotomontaggio riproduce
la bandiera nera dell’Isis sventolare su Piazza San Pietro.
"Chiunque speri di riuscire a sconfiggerci con una operazione chirurgica, avrà una sorpresa orribile", è il messaggio registrato in un video in cui compare anche l’ostaggio britannico John Cantlie, il fotogiornalista rapito dagli islamisti nel settembre del 2012.