(Teleborsa) - Peggiora la view di
Confcommercio sul
Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano del 2014 e 2015. L'associazione dei commercianti ha rivisto al ribasso le sue stime sul PIL di quest'anno a -0,2% dal +0,3% dell'ultima previsione di fine agosto, indicando una stagnazione al Centro-nord e una marcata flessione al Sud (-1,1%).
Rivisto al ribasso anche il PIL per l'anno prossimo da +0,9% a +0,6%.
La pessima situazione economica in cui versa l'Italia sta influenzando la
fiducia riposta dai cittadini nel governo. Dall'
Outlook Italia sul secondo semestre 2014, presentato da Censis e Confcommercio, emerge infatti che nel secondo semestre del 2014 la percentuale di chi nutre ancora fiducia sulla possibilità che l'esecutivo porti a termine le riforme annunciate è scesa al 58,7% dal 76,7% dei primi sei mesi del 2014. "Si tratta comunque", sottolinea lo studio, "di un capitale di fiducia ancora rilevante, per il quale va forse giocata una partita diversa da quella condotta finora".
Per esempio il
bonus di 80 euro, secondo la Confederazione, non ha sortito l'effetto sperato sui consumi. Il bonus "sembra aver suscitato, per ora, oltre che un entusiasmo piuttosto limitato, anche un effetto di incentivazione dei consumi modesto", visto che "appena il 24% dei percettori intervistati ritiene che il bonus, tra maggio e settembre 2014, abbia accresciuto la capacità di spesa della famiglia, mentre il restante 76% ritiene che l'effetto sia per ora neutrale".
"Sfiducia, malumore diffuso, una miriade di tasse da pagare e la prospettiva di un mercato del lavoro sempre più incerto rendono probabilmente vana qualunque politica finalizzata a incentivare i consumi", questo in estrema sintesi il quadro dipinto dal Censis e Confcommercio nell'Outlook Italia sul secondo semestre 2014.