(Teleborsa) - Incassi
IVA previsti ed effettivi non combaciano in Italia, come in molti altri paesi europei, ma noi siamo i quinti in Europa a registrare il maggior divario. A segnalarlo un rapporto della
Commissione UE, che specifica che tale divario non deriva solo dalle frodi ma anche dai fallimenti, dalle insolvenze e dai pagamenti in ritardo.
La media europea di gap tra incassi effettivi e previsti dell'IVA è stata del 16% nel 2012, pari ad una perdita complessiva in Europa di 177 miliardi di euro.
A registrare il minor divario sono Olanda e Finlandia (5%) mentre tra le peggiori figurano Romania (44%), Slovacchia (39%), Lituania (36%), Lettonia (34%) e Italia insieme alla Grecia (33%), che si traduce di fatto in 46 miliardi di euro di mancati introiti per le casse dello Stato.
"Gli Stati membri non possono permettersi perdite di entrate di questa portata - spiega la Commissione UE - e devono rafforzare la propria azione adottando misure decisive per recuperare il denaro pubblico".