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Ferrari ballerà da sola. In Borsa il 10% del Cavallino rampante

Economia
Ferrari ballerà da sola. In Borsa il 10% del Cavallino rampante
(Teleborsa) - E' arrivato un po' inatteso, forse per le tante smentite susseguitesi negli anni, l'annuncio che molti attendevano: la quotazione in Borsa di Ferrari.

Fiat Chrysler Automobiles ha infatti deciso di separare il Cavallino rampante da FCA attraverso l'offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fiat Chrysler in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari, e la distribuzione della rimanente partecipazione (il 90%) agli azionisti di FCA.

Lo spin-off sarà completato nel 2015. A quel punto le azioni Ferrari saranno quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato, si legge in una nota della casa d'auto italo-americana.

"Con l'intento di rafforzare il Piano 2014-2018 e di massimizzare il valore dei nostri business per gli azionisti, è appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per FCA e Ferrari", ha spiegato l'Amministratore Delegato di FCA, Sergio Marchionne.

Oggi è stata una giornata molto ricca di notizie per Fiat Chrysler. Oltre allo spin-off di Ferrari il Gruppo ha alzato il velo sul bilancio, in crescita nonostante l'ancora alto indebitamento e annunciato una serie di operazioni sul capitale.

In particolare, saranno collocate e vendute azioni ordinarie FCA e un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria.

Per quanto riguarda il collocamento di azioni, l'offerta riguarderà sino a 100 milioni di azioni ordinarie FCA, incluse le 35 milioni di azioni ordinarie proprie detenute da FCA e circa 54 milioni di azioni ordinarie per reintegrare il capitale delle azioni cancellate a seguito dell'esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti Fiat riconosciuto dalla normativa italiana nell'ambito della fusione transfrontaliera di Fiat in FCA. Dette azioni sono state rimborsate e cancellate come richiesto dalla legge italiana.

Per quanto riguarda ilcollocamento di bond, FCA si attende di collocare un ammontare nominale complessivo sino a 2,5 miliardi di dollari USA di obbligazioni a conversione obbligatoria mediante un'offerta registrata presso la SEC e rivolta a investitori istituzionali statunitensi ed internazionali.

In ultimo, FCA ha annunciato di voler rimborsare anticipatamente i prestiti obbligazionari di Chrysler in circolazione non più tardi della prima data di rimborso opzionale di giugno 2015 per le Senior Secured Notes con scadenza 2019 e cedola 8% e di giugno 2016 per quelle con scadenza 2021 e cedola 8-1/4%.

Questo nell'intenzione di eliminare ogni vincolo contrattuale che limiti i flussi finanziari tra le società del Gruppo.

Il corposo newsflow di notizie diffuse nel primo pomeriggio ha scatenato la corsa ai titoli Fiat Chrysler Automobiles e Exor. La prima guadagna il 14,4%, la seconda il 10,5%.
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