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Il commercio dei diamanti "trasloca" sul cloud

Economia
Il commercio dei diamanti "trasloca" sul cloud
(Teleborsa) - Sei commercianti di diamanti si incontrano regolarmente per scambiarsi pietre grezze del valore di milioni di dollari. Il fatto stupefacente è che non lo fanno né a Tel Aviv, né ad Anversa, ma sul Cloud.

In una sala di trading online che assomiglia più ad un asta di eBay che a quella di un broker finanziario, milioni di dollari di controvalore sono "fissati" con un click.

Le vecchie modalità di scambio, retaggio del passato, come l’onore di una stretta di mano, la certificazione di una telefonata o le trattative "sotto traccia", tutte pratiche che hanno definito il mestiere di generazioni di commercianti in pietre preziose, hanno lasciato il posto all’uso della rete.

Lo scorso anno, dopo il lancio del sito Bluedax, sono stati scambiati su internet 18 miliardi dollari. Mediamente, ogni mese, il sito elenca singoli scambi che possono arrivare anche fino a 50 milioni di dollari per le preziose gemme. La prossima asta sarà quella di novembre.

Chiunque può registrarsi e vedere i risultati, rilevando i prezzi in tempo reale da utilizzare per inserire le proprie offerte.

Per merito di Bluedax, si apre quindi uno squarcio sulla fissazione dei prezzi dei diamanti, che fa cadere l’esclusiva dell’intuizione e dell’esperienza dei giganti del settore come De Beers.
"L'industria ha bisogno di maggior trasparenza sul rilevamento dei prezzi, che non può essere solo quello dei produttori o dei più grossi commercianti", ha dichiarato Jeremy Wrathall, responsabile delle materie prime presso Investec a Londra. "Abbiamo bisogno di vedere maggiore chiarezza e gli operatori hanno bisogno di valutare direttamente l’oggetto dei propri investimenti".
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