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Colpo di scure di Bruxelles sull'economia della zona euro

Economia
Colpo di scure di Bruxelles sull'economia della zona euro
(Teleborsa) - Le tensioni geopolitiche, in Ucraina e Medio Oriente, continuano a condizionare il corso di crescita economica dell'Eurozona su cui restano rischi al ribasso. A pesare anche la fragilità dei mercati finanziari e il rischio di attuazione incompleta delle riforme strutturali.

E' quanto scrive la Commissione europea nelle sue previsioni autunnali in cui stima per la zona euro una crescita dello 0,8% nel 2014 e dell'1,1% nel 2015, dunque in misura minore rispetto al +1,7% stimato in primavera. Nel 2016, la crescita del'unione monetaria salirà dell'1,7%.

L'esecutivo comunitario si aspetta che l'inflazione resti al di sotto del target del 2% fissato dalla BCE, almeno fino al 2016. Ciò aumenterà con probabilità le aspettative di misure più severe da parte dell'Eurotower, come gli acquisti su larga scala di titoli di Stato e asset.

Secondo la Commissione europea, gli investimenti non ripartiranno prima del 2016. La fiducia degli investitori resterà bassa e inoltre il deficit del 2014 sarà del 4,4% contro il 3,9% delle stime di primavera. Il disavanzo "continuerà a peggiorare" al 4,5% nel 2015.

Il taglio delle stime adoperato da Bruxelles è dovuto alla crescita più debole del previsto di alcuni paesi membri come Germania, Francia e Italia, quest'ultima vista di nuovo in recessione quest'anno.

La crescita della Germania è definita "deludente", ma con attese di miglioramenti. Per il 2015 è stimato un aumento del PIL a +1,1% (ridotto rispetto al 2014, +1,3%) e a +1,8% nel 2016. Il Paese resta in surplus, mentre il debito continuerà a calare: 745,5% nel 2014, 72,4% nel 2015 e 69,6% nel 2016.
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