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Ucraina, nuove tensioni tra Kiev e i separatisti filo russi

Politica
Ucraina, nuove tensioni tra Kiev e i separatisti filo russi
(Teleborsa) - La mossa del presidente ucraino Petro Poroshenko di revocare lo "status speciale" delle regioni occupate dai ribelli che hanno tenuto le proprie il 2 novembre, viene cancellato a due mesi dall’accordo di tregua, lo riferiscono fonti separatiste.

Poroshenko ha detto ieri che sarà lui a chiedere al Parlamento di annullare la legge che concede maggiore autonomia alle regioni orientali, che lo scorso 5 settembre avevano concordato con il governo centrale di Kiev un cessate il fuoco. L'Ucraina afferma che la tregua è stata rotta quasi ogni giorno da quando l’accordo è stato firmato a Minsk, in Bielorussia.

"La legge sullo statuto speciale e la legge sull'amnistia, concordate con le autoproclamate Repubblica Popolare di Donetsk e Repubblica Popolare di Lughansk, erano quasi un obbligo per Kiev", hanno fatto sapere fonti separatiste dai propri siti web. "Annullare le leggi concordate è come annullare di fatto il protocollo di Minsk".

L’Ucraina e i suoi alleati occidentali, Stati Uniti e Unione Europea, hanno condannato le elezioni tenute dagli insorti filo-russi che equivalgono alla violazione del cessate il fuoco.

La Russia dice che le elezioni possono aprire la strada a nuovi colloqui, mentre l’Ucraina continua ad accusare il governo russo di Putin, di ammassare truppe e mezzi militari nelle regioni di Donetsk e Lughansk a supporto delle milizie indipendentiste.
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