(Teleborsa) - Nel caos i 12.168 candidati al primo concorso nazionale per l’accesso alle Scuole di specializzazione in
Medicina. Il concorso, al centro delle polemiche negli ultimi tempi per l'inversione delle domande, è stato convalidato dal
Ministero dell'Istruzione, che ha deciso di "neutralizzare" i due quesiti ritenuti estranei mentre il Tar ha accolto 5.000 ricorsi presentati dai bocciati.
Si preannunciano così molti ricorsi al
Tar del Lazio, non solo tra gli esclusi dalla nuova graduatoria ma anche da chi ha dovuto scegliere un ateneo lontano da casa, mentre i giovani medici chiedono le dimissioni del ministro
Stefania Giannini.
Gli specializzandi puntano ad ottenere l’ammissione in sovrannumero per tutti i partecipanti, cosa che creerebbe non pochi problemi economici al Ministero.
Nel frattempo gli atenei sono nel panico, visto che hanno dovuto accogliere, senza le strutture necessarie, circa 6mila candidati in più di quanti ne erano stati programmati.