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Legge elettorale, la maggioranza trova la quadra. Ora incontro con Berlusconi

Politica
Legge elettorale, la maggioranza trova la quadra. Ora incontro con Berlusconi
(Teleborsa) - C'è accordo in seno alla maggioranza sul progetto di legge relativo alla riforma elettorale, che ora deve passare anche dalle foche caudine di Forza Italia, dove non è scontato un parere favorevole.

Nei giorni scorsi, il Premier Matteo Renzi aveva confermato che l'ultimo colloquio con Silvio Berlusconi non aveva portato a risultati positivi, ma aveva anche affermato che il voto favorevole di Forza Italia non era indispensabile, aprendo ad altri tipi di compromesso. Ora, Renzi si prepara ad incontrare domani il leader del centro-destra, che in vista di un secondo confronto oggi riunisce i suoi ad Arcore.

Intanto, il vertice di maggioranza, tenutosi ieri sera, ha dato l'assenso al progetto di riforma, formalizzato con una dichiarazione unitaria da parte dei presenti: Partito Democratico, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica, Per l'Italia, UDC, Partito Socialista, Centro Democratico e Gruppo Autonomie.

La legge elettorale, nota anche come Italicum, prevede una percentuale al primo turno innalzata dal 37% al 40%, con premio di lista per chi raggiunge questa soglia e ballottaggio in caso di non raggiungimento. Prevista anche una soglia di sbarramento al 3% per accontentare i piccoli partiti e la scelta dei candidati in base al sistema delle preferenze.

Il vertice non è servito solo a fissare i punti cardine della riforma, ma anche a legittimare l'operato di questo Governo sino al 2018, definendo "una sconfitta inaccettabile" l'ipotesi di votare prima di questa data e reputando "fondamentale" che l'esecutivo resti in carica almeno sino alla "scadenza naturale di questa legislatura". Renzi ha poi preteso la sottoscrizione di un cronoprogramma che includa la legge elettorale, il Job Act, la riforma costituzionale e la delega fiscale.
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