(Teleborsa) - Prosegue la caduta dei prezzi del petrolio, che è stato colpito dalle venditi su tutti i mercati in cui è quotato, collocandosi su nuovi minimi pluriennali. Il Brent del Mare del Nord ha anche bucato l'importante soglia psicologica degli 80 dollari.
L'ennesima caduta delle quotazioni è stata innescata dai
pessimi dati cinesi, pubblicati stamattina, relativi alla produzione ed alle vendite al dettaglio, che confermano una robusta frenata per l'industria e per l'intera economia.
Ad alimentare il panic selling anche la "paralisi" dell'OPEC, mentre prevale fra gli operatori la sensazione che il cartello dei produttori non assumerà alcuna decisione al meeting di fine mese, perché manca coesione e vi sono molte divisioni in seno all'organizzazione.
Il contratto di dicembre sul
Light Crude Oil evidenzia un pesante calo dell'1,23% a 76,23 dollari al barile, mentre la stessa scadenza del
Brent arretra dell'1,72% a 79 dollari, minimo degli ultimi quattro anni.
A livello tecnico, per entrambi i Futures sul greggio è attesa una un'estensione della fase ribassista, con prima area di supporto vista a 75,79 dollari per il greggio americano ed a 78,41 dollari per la qualità dle Mare del Nord.