(Teleborsa) - E' scattato stamattina il maxi sciopero dei trasporti, promosso da Cobas, Cub e Usi, che si è tradotto come sempre in una vera e propria paralisi del traffico nelle grandi città. Pendolari a rischio, perché si fermeranno bus e treni e sono previsti disagi anche nel traffico aereo.
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati per protestare contro le politiche del governo in tema di lavoro, in particolare contro il
Job Act, che ha trovato ieri uno
sbocco in ambito politico.
Situazione critica a Roma, dove si è registrato sin dalle primissime ore della mattinata molto traffico, ma nella Capitale c'è anche il rischio "sicurezza", tanto che il questore Nicolò D'Angelo ha aperto un "tavolo tecnico" per mettere a punto le misure per prevenire eventuali episodi di violenza e vandalismo. In questo ore, infatti, parte un maxi corteo da Piazza della Repubblica.
Come spesso accade, allo sciopero dei ferrotranvieri si sono unite anche le proteste di altre categorie d'interesse: studenti, precari ed altri movimenti. Sono almeno una decina le manifestazioni previste in tutta la città. Non è esclusa dunque l'infiltrazione di frange estreme e per questo motivo l'allerta è alta.
Gravi disagi per chi deve viaggiare, che se è garantito il servizio delle Frecce di Trenitalia e di Italo della società Ntv. Quanto ai pendolari, che si spostano sulla rete locale saranno garantire le fasce essenziali fra le 6 e le 9 del mattino e fra le 18 e le 21 questa sera. Quanto ai bus ed alle metropolitane, a Roma potrebbero saltare corse fra le 10 e le 14, mentre a Milano vi saranno disagi fra le 8,45 e le 15 e dalle 18 sino a fine servizio.