(Teleborsa) - Il presidente nigeriano
Goodluck Jonathan ha ordinato un'indagine "su vasta scala" per una serie di esplosioni avvenute in una moschea nella città settentrionale di
Kano, che hanno ucciso più di 100 persone. .
L'attacco ha preso di mira fedeli musulmani riuniti in preghiera e ha lasciato sul terreno oltre 109 morti. Testimonianze raccolte all'interno degli ospedali, allertati per l'assistenza dovuta alle vittime, dicono che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare il numero di vittime è conteggiato in altri due ospedali, ha detto.
Il Presidente Jonathan ha diretto le operazioni di polizia dicendo di "non lasciare nulla di intentato fino a quando tutti gli attentatori che minano il diritto di ogni cittadino alla vita e alla dignità non saranno identificati". Il suo portavoce,
Reuben Abatiha detto che "il presidente ribadisce la determinazione del governo di continuare a fare ogni passo per porre fine a questi atti terroristici".
Mentre nessuna organizzazione ha rivendicato fino ad ora la specifica responsabilità per le esplosioni, il gruppo militante islamico
Boko Haram ha già dichiarato la paternità di altri attacchi suicidi su moschee e chiese del paese, per imporre l'integralismo islamico sul governo del paese.
In Nigeria, nel 2012, organizzazioni terroristiche islamiche hanno effettuato attacchi contro tre chiese cattoliche nelle città settentrionali di Kaduna e Zaria, uccidendo decine di persone. Che hanno poi scatenato scontri tra cristiani e musulmani.
Nel mese di maggio, la stessa organizzazione terroristica Boko Haram, ha massacrato più di 100 persone, aprendo il fuoco contro i fedeli in una mosche della città nigeriana di Gamborou.