(Teleborsa) - Ancora una grande giornata per
Fiat Chrysler Automobiles, che sta mettendo a segno un rialzo del 2,73%.
Il titolo della casa d'auto statunitense macina guadagni da martedì grazie ai buoni dati sulle
immatricolazioni in Italia e sulle
vendite di Chrysler negli Stati Uniti. Solo la vigila la corsa era stata interrotta da qualche presa di beneficio.
Ieri sera il Gruppo automobilistico ha annunciato il
lancio di un'offerta di azioni ordinarie e di un prestito obbligazionario.
Per quanto riguarda le
azioni ordinarie, saranno offerti 87 milioni di titoli al valore nominale di 0,01 euro per azioni, costituiti da azioni ordinarie proprie detenute da FCA e da ulteriori azioni ordinarie che FCA intende emettere per reintegrare il capitale delle azioni cancellate in scia all'esercizio del diritto di recesso.
Le banche collocatrici dell'offerta hanno un'opzione per acquistare da FCA al prezzo dell'offerta pubblica fino ad ulteriori 13 milioni di azioni ordinarie.
Per quanto riguarda il
prestito obbligazionario, sarà lanciata l'offerta di un prestito di bond a conversione obbligatoria per un ammontare nozionale complessivo di 2,5 miliardi di dollari con scadenza 2016. Il prestito obbligazionario a conversione obbligatoria sarà obbligatoriamente convertito in azioni ordinarie FCA alla data stabilita di conversione obbligatoria.
A livello comparativo su base settimanale, il trend di
Fiat Chrysler Automobiles evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del
FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all'acquisto da parte degli investitori verso
Fiat Chrysler Automobiles rispetto all'indice.
La tendenza di breve di
Fiat Chrysler Automobiles è in rafforzamento con area di resistenza vista a 11 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 10,78. Attesa una continuazione della tendenza al rialzo verso quota 11,22.
Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)