(Teleborsa) - Il
Congresso degli Stati Uniti ha definitivamente approvato all’unanimità le misure che autorizzano, senza direttamente chiederle, il presidente
Obama di stabilire
sanzioni più severe da imporre alla Russia, per il suo coinvolgimento nel
conflitto ucraino. Questo passo deciso dal Congresso, va altre quanto già in precedenza deciso dalla
Casa Bianca e dall’
Unione Europea.
L’addetto stampa della Casa Bianca,
Josh Earnest, lo scorso 12 dicembre, ha detto che non era ancora sicuro che Obama avrebbe firmato e che l’amministrazione vuole garantire agli Stati Uniti e ai loro alleati europei, che le sanzioni siano efficaci e, nello stesso tempo, minimizzino il danno per aziende statunitensi ed europee. "Quello delle sanzioni è un argomento delicato", ha detto Earnest.
La risoluzione, poi, è stata ammorbidita rispetto al suo testo originale, che avrebbe richiesto sanzioni sull'industria energetica russa e reso l'Ucraina, la Moldavia e la Georgia "grandi alleati non aderenti alla Nato"; una configurazione che faciliterebbe il trasferimento di armi e una maggiore cooperazione militare con le ex repubbliche sovietiche.
In via ufficiosa, un funzionario Usa ha detto che il testo modificato è stato molto migliorato e fornisce gli strumenti che il presidente può utilizzare a sua discrezione, senza impedimenti.
Fonti interne all’amministrazione Obama definiscono la nuova risoluzione più utile e meno polemica rispetto alla versione iniziale, confermando che il Congresso ha ascoltato le preoccupazioni dell'amministrazione presidenziale.