(Teleborsa) - E' arrivato il famigerato
Tax Day per i contribuenti italiani, ma non si parli di ricchi introiti per le casse dello Stato: le entrate di dicembre rappresentano solo l'11% del totale annuo.
La precisazione arriva direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ieri sera ha pubblicato un vademecum sulle scadenze odierne, confrontando le entrate stimate con quelle degli anni precedenti.
Il Tesoro si è soffermato in particolare sugli
immobili anche alla luce del
malcontento dei contribuenti e delle associazioni di categoria.
Secondo le stime del MEF, nel 2014 il
gettito IMU/TASI complessivo annuo sarà pari a
23,7 miliardi di euro, tenendo presente che dal 2014 l'IMU è dovuta sugli immobili diversi dalle abitazioni principali (tranne le prime case di lusso), che invece sono soggette alla TASI.
Nel
2012 l'IMU ha "fruttato" 23,8 miliardi. Dunque il prelievo sugli immobili è rimasto invariato tra il 2012 e il 2014, conclude il Tesoro.
Scendendo nel dettagli, per le
abitazioni principali, l'IMU/TASI dovuta quest'anno (pari su base annua a 3,4 miliardi di euro) è minore dell'IMU 2012 (circa 3,9 miliardi di euro): la riduzione complessiva è del 13,9%.
Per i
fabbricati diversi dall'abitazione principale i versamenti del 2014 risultano invece superiori del 4% rispetto all'IMU versata nel 2012.
Per i
terreni, i versamenti su base annua dell'IMU 2014 (la TASI non è dovuta) mostrano una riduzione del prelievo pari al 15% rispetto all'IMU 2012 (-6% per le aree fabbricabili e -42% per i fabbricati rurali).
Se si considerano i
soli contribuenti persone fisiche per i quali è stato possibile abbinare l'imposta dovuta con le relative proprietà immobiliari (limitandosi ai fabbricati, senza considerare i terreni e le aree fabbricabili), infine, il prelievo medio IMU/TASI 2014 (versamenti in acconto e proiezione dei versamenti a saldo) risulta circa 676 euro, a fronte di circa 638 euro di IMU 2012.
Si ricorda che oggi scadono i termini per il versamento di IMU, TASI, ritenute IRPEF dipendenti, ritenute IRPEF autonomi, imposta sostituiva legata alla rivalutazione del Tfr, ritenute sui bonifici riconducibili alle detrazioni Irpef. Chi è tenuto a farlo, il 29 dicembre pagherà anche l’acconto IVA.