(Teleborsa) - La Cina è di nuovo in grave crisi di liquidità, alimentata sia dalla
consueta escalation di fine anno della domanda di finanziamenti, sia dal
boom di IPO alla Borsa di Shanghai: entro la fine dell'anno ne partiranno almeno 12, drenando una grossa quantità di denaro.
Questo elemento, assieme alla decisione della banca centrale di far saltare le ultime aste repo, sta tenendo in tensione il mercato monetario, dove i tassi stanno schizzando ai massimi degli ultimi cinque mesi, nonostante il
recente taglio dei tassi ufficiali operato dalla People Bank of China (banca centrale).
I tassi interbancari a Shanghai (Shibor) sono balzati per tutte le scadenze: i pronti contro termine ad 1 mese sono volati oltre il 5% a 5,277% raggiungendo i massimi dal mese di luglio. In aumento anche il tasso a sette giorni al 3,89% e quello overnight al 3,03%.
A confermare il trend anche i tassi "reali" che sono schizzati all'8,5%, a conferma di una pesante crisi di liquidità, che prelude a nuovi interventi al ribasso della banca centrale sulla percentuale delle riserve delle banche.