(Teleborsa) - Nessun segnale di ripresa per il
comparto manifatturiero della Cina, che termina l'anno in zona contrazione. La lettura definitiva del
PMI elaborato da HSBC relativo al mese di
dicembre mostra un livello pari a
49,6 punti, in lieve miglioramento rispetto al
dato preliminare ma comunque in rallentamento rispetto ai 50 punti di novembre, e al di sotto della soglia che separa la contrazione dall'espansione, ovvero quota 50.
"I dati odierni confermano l'ulteriore peggioramento del settore. Crediamo che la debole attività economica e l'aumento delle pressioni deflazionistiche porteranno ad ulteriori allentamenti della politica monetaria nei mesi a venire", ha commentato Qu Hongbin, capo economista di HSBC per la Cina.
Nel terzo trimestre il Dragone ha messo a segno la
peggior performance economica degli ultimi 5 anni, ossia un'espansione del PIL del 7,3%. Secondo gli analisti il 2014 si chiuderà con un Prodotto Interno Lordo attorno al 7%, dunque ben al di sotto del target governativo del 7,5%.
In questi ultimi mesi la Banca Centrale cinese è corsa in aiuto del Paese con un
taglio dei tassi di interesse e la revisione delle regole sui prestiti alle banche.