(Teleborsa) - L'Italia è in uno stato di allerta e rimane in uno stato di allerta altissimo. Il Governo ha rafforzato la sicurezza davanti a tutti quegli obiettivi che ritiene sensibili, e diramato una circolare a tutti i prefetti e i questori di tutta Italia. Tuttavia bisogna riflettere sul fatto che i terroristi stanno cambiando
modus operandi.
A dirlo è il Ministro dell'Interno
Angelino Alfano in una serie di dichiarazioni, nelle quali ha spiegato che in Europa il livello di cooperazione è altissimo, ma questo non riesce a scongiurare eventi come la
strage nella redazione di Charlie Hebdo.
Secondo Alfano, i killer "non hanno messo in conto di morire. Non fanno i martiri. Sono parte di un'organizzazione. E se e vero che parlavano francese, si tratta di immigrati di seconda generazione. Gente che non accetta la società occidentale, anzi la rifiuta".
Il pericolo maggiore proverrebbe dai cosiddetti
foreign fighters, ossia i combattenti stranieri. "Sono oltre tremila quelli partiti dall'Europa.
In Italia, quelli censiti sono 53 che non sono italiani ma hanno avuto a che fare con l'Italia nella partenza o nel transito. Conosciamo la loro identità e sappiamo dove si trovano", ha detto il numero uno del Viminale.
Per i foreign fighters, ha poi proseguito Alfano, il Governo ha
pronta una legge che prevede l'applicazione di norme chiamate misure di prevenzione personale usate per il controllo di polizia nei confronti dei sospettati di mafia che permettono di agire al tempo stesso sulla rete e sul web spesso utilizzato come veicolo per reclutare e addestrare.