(Teleborsa) - Il piano di Mario Draghi per stimolare l'economia europea con l'
acquisto di titoli garantiti rischia di essere deludente, per il semplice fatto che gli acquisti sarebbero ingessati dalla
burocrazia e dalle troppe scartoffie.
Dal momento che il presidente della Banca centrale europea ha avviato il programma già sette settimane fa acquistando titoli di debito per 1,8 miliardi di euro,
ci vorranno circa otto anni per arrivare solo ad un decimo del suo target di 1000 miliardi di euro.
La
ragione di questa lentezza è che ci vogliono fino a cinque giorni per i funzionari della BCE, per approvare gli acquisti e gli asset manager assunti per espletare la fase operativa sono tenuti a compilare una voluminosa documentazione per ogni obbligazione.
"Un processo di approvazione così lungo e tirato, rende il programma di acquisto più lento e meno efficace di quanto dovrebbe essere", ha detto Tracy Chen, gestore di fondi per Brandywine Global Investment Management, che controlla oltre 60 miliardi dollari ed è responsabile del fondo Europe ABS. "Questa mancanza di aggressività è molto deludente".
Draghi ha messo nel mirino solo
debito garantito da attività, perché ha detto che questo potrebbe stimolare l'economia europea, consentendo alle banche di trasferire il rischio agli gli investitori e incoraggiare i creditori a dare maggior fiducia alle imprese.
"La BCE prende tutte le misure possibili per fare in modo che gli acquisti siano fatti con prudenza, per ridurre al minimo i rischi ed evitare di spiazzare gli investitori", ha dichiarato la stessa Banca Centrale in una sua nota. "Certamente all'inizio di un programma, prima della qualità del debito da rilevare viene la quantità”.
"Draghi non ha dato alcun obiettivo specifico per gli acquisti di ABS, ma ha alzato le aspettative con i suoi continui commenti positivi", ha detto Steven Harrison, gestore di fondi a Cairn Capital. "Molte persone nel mercato credevano che avremmo visto acquisti su larga scala, ma purtroppo non sarà così”.