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Davos, si apre oggi il meeting. Geopolitica e terrorismo i temi più discussi

Davos, si apre oggi il meeting. Geopolitica e terrorismo i temi più discussi
(Teleborsa) - I partecipanti al World Economic Forum che si apre oggi a Davos, in Svizzera, e si protrarrà fino al 24 gennaio, sono preoccupati per il terrorismo globale, per i prezzi del petrolio in calo e per la posizione di Vladimir Putin in Ucraina. L'unica cosa su cui convergono le loro aspettative è che la Fed manterrà i tassi di interesse ai minimi storici.

Tra questi, ci sono una mezza dozzina di miliardari, tra cui il magnate irlandese delle telecomunicazioni, Denis O'Brien, e l’italiano Mario Polegato, a capo di Geox, che concordano sul fatto che la Federal Reserve non alzerà i tassi fino alla fine dell'anno.

"E’ tutto troppo fragile in questo momento", ha dichiarato O'Brien, presidente di Digicel Group, la più grande azienda di telecomunicazioni dei Caraibi. "La Fed non aumenterà i tassi fino alla fine del 2015, se non fino all’inizio del 2016".

O’Brien che frequenta Davos da oltre un decennio, si è poi detto molto preoccupato per le relazioni commerciali tra la Russia, l'Europa e gli Stati Uniti e come questa fase di stallo sia il più grande problema geopolitico per l'economia mondiale.

Il miliardario indiano Adi Godrej, presidente dell’omonimo gruppo con oltre 26.000 dipendenti, ha detto che il petrolio si attesterà a 45 dollari al barile all'inizio del 2016 e che il movimento terroristico dello Stato Islamico è la più grande minaccia per la stabilità globale.

Rahul Bajaj, altro miliardario indiano tra i 15 presenti a Davos, ha detto che il terrorismo e la disparità di reddito sono le grandi minacce per la stabilità mondiale. Oltre a questo ha aggiunto che un conflitto internazionale, insieme a eventi meteorologici estremi e all’alto tasso di disoccupazione, sono tra i primi cinque maggiori rischi globali, in linea con lo studio Global Risk del World Economic Forum, che è stato rilasciato 15 gennaio.

Nutrito il fronte americano dei partecipanti, che ne conta oltre 25, tra cui il finanziere George Soros, il presidente di Google, Eric Schmidt e il direttore delle operazioni di Facebook, Sheryl Sandberg.
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