(Teleborsa) - "Questo è un momento magico", ha detto,
Jim Breyer, in una intervista rilasciata a Davos. Breyer, fondatore e CEO di Breyer Capital e partner di Accel Partners, è uno dei re del venture capital.
"L'innovazione sta venendo fuori nei centri di eccellenza di tutto il mondo, più velocemente che in passato". L’ottimismo di Breyer contrasta con il pessimismo di molti governi e di una bella fetta di imprenditori, che dalla montagne di Davos lanciano strali carichi di negatività sull’economia del mondo.
Giappone ed Europa sono attesi in crescita solo dell’1% e un volano economico come il Brasile, la Cina e la Russia, stanno perdendo velocità.
Il miglior antidoto alla stagnazione è l'innovazione, la creazione di nuovi prodotti e servizi che migliorano la vita, che si tratti di aria condizionata, vaccini o applicativi per smartphone. Ogni paese vuole promuovere una cultura dell'innovazione, ma non è facile da fare. "Ho avuto decine di incontri nel corso degli anni con i leader di tutto il mondo, che hanno chiesto come possono replicare la propria Silicon Valley", dice Breyer. "Non funziona mai." Egli ha la sua teoria su quello che funziona, anche se non è esattamente scientifico: "Bisogna creare un’atmosfera magica, fatta di amore per l'imprenditorialità e la sperimentazione".
Nella classifica per il 2015, che Bloomberg redige per i 50 paesi più innovativi del mondo, la
Corea del Sud è in testa. Gli Stati Uniti si piazzano al 6° posto, mentre la Cina è al 22° posto. Il Marocco è ultimo.
Il significato di questa lista non è di assegnare diritti di vanto di un paese rispetto ad un altro; è redatta per vedere se una formula ampia per l'innovazione può infatti essere identificata, e ciò che le aziende ei governi, hanno bisogno di fare per mettere a fuoco il problema.