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Allarme Eurispes: quasi un italiano su due non arriva alla fine del mese

Economia
Allarme Eurispes: quasi un italiano su due non arriva alla fine del mese
(Teleborsa) - La crisi in Italia non molla la presa. La situazione per le famiglie resta difficile, si taglia su tutto, dalle spese per il parrucchiere a quelle mediche. Quasi un italiano su due ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, mentre sono in molti ad usare i propri risparmi per far quadrare i conti oppure a rivolgersi a genitori e parenti per un aiuto.

Questo il quadro dipinto dal Rapporto Italia 2015 dell'Eurispes, presentato oggi a Roma, secondo il quale quasi 9 italiani su 10 ritengono che la situazione economica dell'Italia sia peggiorata nel corso dell'ultimo anno. In aumento anche i pessimisti su una ripresa nel corso di quest'anno al 55,7% dal 45,6% del 2014.

L'erosione del potere d'acquisto è ormai un dato di fatto per 7 italiani su 10, che hanno visto nell'ultimo anno diminuire nettamente o in parte la capacità di affrontare le spese con le proprie entrate. Si nota un vero e proprio cambiamento di comportamento dei consumatori, che tagliano gli acquisti del superfluo (tempo libero, pasti fuori casa, parrucchiere, estetista, ecc.), decidono di rivolgersi più spesso a punti vendita economici come grandi magazzini, mercatini, outlet e rimandando gli acquisti ai saldi.
A ridursi sono anche le spese mediche (-32,3%), il cui taglio va di pari passo con l'aumento delle rateizzazioni per coprire i
costi per curarsi (46,7%,+24,3%). In estrema difficoltà anche coloro che hanno contratto un mutuo per l'acquisto della casa mentre in molti non riescono a far fronte alle spese per i trasporti.

Gli italiani sono ormai sfiniti dalla crisi, ecco perché cresce enormemente il numero di coloro che vorrebbero andare a vivere all'estero (quasi il 45,4% dal 40,6% nel 2011 e dal 37,8% nel 2006).

In deciso aumento gli italiani euro-scettici, con il 55,5% convinto che l'Italia dovrebbe uscire dall'euro. "Quella che si registra e' una sostanziale delusione delle aspettative che erano maturate nel corso degli anni, procurata soprattutto dalla mancanza di una effettiva integrazione, dalla crisi economica che l'Unione stessa non sembra in grado di governare e dall'evidente strapotere degli interessi di alcuni paesi sugli altri", afferma il presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara. "La sensazione e' che l'Europa non riesca a riflettere e mettere a frutto le sue potenzialità e, soprattutto, il suo primato storico e culturale. Il motore del mondo sta diventando la ruota di scorta e arranca nel tentativo di tenere il passo con le società e le economie più vivaci, frenata dall'intreccio degli interessi nazionali e dalla mancanza di visione e di proiezione del proprio ruolo nel mondo".


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