(Teleborsa) - Lo scorso mese di gennaio erano più di
8500 i decessi e quasi
22000 i casi di Ebola registrati nei tre paesi dell’Africa maggiormente colpiti:
Guinea,
Liberia e
Sierra Leone. Oltre a casi di medici che operavano nelle zone colpite, contagiati e poi morti.
Ma c’è di più. Meno di sei mesi fa era arrivata dalla sede centrale del
CDC, il centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, di Atlanta, un
rapporto sul rischio concreto che 1,4 milioni di persone sarebbero potute morire di Ebola già entro gennaio di quest’anno.
Che cosa è successo nel corso di questo breve periodo per frenare la
più grande epidemia di Ebola della storia?
L'epidemia è
sparita dalle prime pagine dei giornali e dai notiziari televisivi. E' rimasta mediaticamente schiacciata dal
crollo dei prezzi del petrolio e dalle
scorribande dell’Isis, oltre alla
miccia della dinamite greca.
Nascosto si!..., ma
il virus in Africa avanza ancora. Altri contagiati europei sono stati portati nei loro paesi d’origine e l’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che avremo presto i vaccini.
Intanto è dato sapere che proprio
oggi è iniziata in Liberia la sperimentazione per il vaccino contro l’ Ebola. L’obiettivo dei ricercatori sarebbe di vaccinare 30 mila volontari, tra cui medici ed infermieri.
In pochi però ne parlano.