(Teleborsa) - Brutte notizie per la Cina, che ha annunciato un
peggioramento del commercio estero, riportando a sorpresa un
calo dell'export del 3,3% nel mese di gennaio ed un vero e proprio
crollo delle importazioni del 19,3%.
La contrazione dell'export segnala una
debolezza della domanda sia domestica che internazionale, a fronte di un dato in forte crescita nel mese di dicembre (+9,7%) e di un aumento atteso dagli analisti del 4%.
Invece, le
importazioni hanno risentito della
stagnazione dell'attività manifatturiera, ma anche del
crollo dei prezzi del petrolio e delle altre commodities.
Un quadro che non si discosta dalla prospettiva di un robusto rallentamento della crescita cinese, confermato dagli
ultimi dati sul PIL, che hanno evidenziato una frenata al 7,4% ed alimentato l'attesa per un
taglio delle previsioni di Pechino attorno al 7%.
Anche l'ultimo
intervento della banca centrale cinese, secondo gli economisti, ha avuto
effetti molto limitati, perché si è di fatto tradotto un una
fuga di capitali verso l'estero, in un momento in cui la Cina non riesce più ad attrarre. Serviranno forse misure più aggressive dalla People's Bank of China, che gli opera da tempo attendono.