(Teleborsa) -
L'IPO di Banzai, la media company italiana fondata da Paolo Ainio, esperto nel campo dell'editoria online, è stata
prezzata 6,75 euro, minimo della forchetta indicativa, ma gli istituzionali cui era rivolto il collocamento hanno mostrato un certo apprezzamento. Vi sono delle valide
ragioni dietro il successo dell'iter che porterà al suo debutto in Borsa: Il collocamento dei titoli Banzai, innanzi tutto, non è derivato dalla vendita di azioni in possesso degli azionisti fondatori, ma da un aumento di capitale, che
apporterà nuove risorse alla società, per finanziare il piano industriale e le aspirazioni di sviluppo della compagna attiva nell'ecommerce e nell'editoria online. Un sintomo di serietà che il mercato sembra aver gradito e che viene confermato anche dai volumi richiesti (13 milioni di azioni contro gli 8 milioni offerti in aumento di capitale).
Il secondo fattore positivo per la società partecipata anche da Arepo
, che fa capo al fondo Sator di Matteo Arpe,
è la
partecipazione degli istituzionali ed un flottante che arriva quasi al 48% e che rende l'azione "contendibile", caratteristica molto apprezzata dal mercato, grazie alle recenti modifiche introdotte da Borsa Italiana che fissano la soglia rilevante al 5%.
A questo punto non resta che attendere il
debutto in Borsa di Banzai, che avverrà
lunedì prossimo 16 febbraio.